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Volt Europe e il referendum sul matrimonio egualitario

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https://bsky.app/profile/gattonero.click/post/3lozu6cc6dk2p

Pubblicato in originale su:

Bluesky

Data di pubblicazione:

13/05/2025

i sono studiato un po’ la questione relativa al referendum sul #matrimonioegualitario. Riassumo e premetto: questa iniziativa mi piace concettualmente (perché NESSUNO sta facendo NIENTE per cambiare la situazione, quindi ben venga) ma NON mi piace nella sostanza e nei modi Provo a spiegarmi.

Scopo

Il referendum sul #matrimonioegualitario non è un referendum sul matrimonio egualitario. Perché? Perché in Italia il referendum non crea leggi, ma le abroga/corregge. Questo referendum non estende il matrimonio a tutti, ma (dice) appiattisce le differenze fra matrimonio e unioni civili.

Ovviamente appiattendo (ripeto: a quanto dicono) queste differenze, si creerà un casino normativo, polemiche e altro.

Quindi: LO SCOPO REALE DI QUESTO REFERENDUM È FARE CAGNARA. E dire che questo tema – il tema del matrimonio egalitario – in qualche modo va affrontato.

Lodevole? Snì.

Lodevole perché, appunto, nessuno sta facendo nulla per correggere una situazione disastrosa causata dal Governo Renzi (mai sia lodato), e quindi ben venga che qualcuno riporti il tema sul tavolo. Non lodevole perché con leggi e strumenti legislativi non si gioca, e qui *stanno a giocà*.

Quesito

Il referendum sul #matrimonioegualitario è questo: https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/3600000

Si concentra sull’abrogare:

  1. Una frase dell’articolo 20 della legge sulle Unioni Civili, che disciplina la “questione figli”.

    La “questione figli” è uno degli aspetti più fragili di quella leggiaccia sulle Unioni Civili, uno dei pezzi più discriminatori. Quindi capisco pure voler lavorare su questo aspetto.Se il referendum si fermasse solo a questo, sarebbe più semplice. Ma non lo fa.
  2. Tutti gli articolo dal 21 al 26 (cose burocratiche varie).

    Articolo 21: di base, disciplina come le Unioni Civili si intersecano con i diritti ereditari. NON CI VOGLIO MANCO ENTRA’, è un casino. Roba di soldi. Stai di fatto che se lo cancelliamo, va riscritto tutto dal punto di vista funzionale.

    Articoli 22-25: disciplinano durata e modalità di scioglimento dell’Unione. Nasceva tutto dalla necessità di rendere le Unioni Civili diverse dal matrimonio. Questo aveva creato delle situazioni ridicole per cui sciogliere un’Unione Civile è più facile che divorziare. Viva l’Italia.

    Articolo 26: questo è un articolo interessante perché riguarda tanti di noi. Lo scioglimento dell’Unione in caso di cambio di sesso. “Il matrimonio è fra uomo e donna”. Quindi le Unioni Civili sono fra persone dello stesso sesso. Quindi quando si torna uomo e donna, cambia tutto.

Insomma, il referendum è scritto in maniera tale da creare un gigantesco casino normativo. Ma la legge è stata scritta in maniera incasinata perché sia mai che ci fosse uguaglianza col matrimonoi.

Insomma, avete capito? È un referendum ripicca. Divertente ma fino a un certo punto.

Proponenti

Il referendum sul #matrimonioegualitario è portato avanti da @voltitalia.it ma… sembra che non lo sia. Mi spiego: Volt Italia parla nelle sue comunicazioni di “sostegno”, e di essere “a fianco” del “Comitato Uguali”, promotore del referendum: https://www.voltitalia.it/perche-volt-italia-sostiene-il-referendum-per-il-matrimonio-egualitario/

Ora: cos’è sto “Comitato Uguali!”? Bella domanda: di base è come se questo comitato esistesse solo per il referendum stesso (e ci sta), ed è composto – quanto meno principalmente – da membri di Volt Italia.

Quindi Volt Italia / Europa sostiene ed è a fianco a se stessa. Mmmmh.

Qui taggo direttamente @francescaromanadantuono.volteuropa.org, Presidentessa di @volteuropa.org, per chiederle se è consapevole di quanto questo spendersi-non-spendersi causi una gran confusione e una certa sfiducia nel referendum, e se vuole dirci qualcosa di più per spiegarsi.

Perché io francamente non capisco questa generica nebulosità da parte dei proponenti, in relazione a questo referendum. O meglio: me la spiego solo nell’ottica del “referendum per fare cagnara”, solo che è sulla pelle mia e delle persone queer come me.

I non proponenti

Nota a latere: tutto il caos d’associazioni e figure politiche / attivisti che NON stanno sostenendo questo referendum nasce dal fatto che… non sono stati contattati prima. Lo si legge anche nei commenti ai post di https://www.instagram.com/referendumuguali/ Insomma: LESA MAESTÀ.

Conclusioni

Mammasaura che thread lunghissimo. Vabbè, comunque: qui c’è gente che gioca. Giocano quelli di @volteuropa.org e @voltitalia.it, giocano le associazioni che NON hanno fatto nulla finora per riportare il tema del matrimonio egalitario in agenda. Giocano tutti. Non giochiamo noi.

Chi sono

Potete chiamarmi Gatto Nero, gattonero, ergattonero o tutte le infinite varianti di questo nickname che indosso da più di vent’anni.

All’anagrafe però resto Claudio Mastroianni, classe 1981, calabrese trapiantato altrove.

Attualmente in Sardegna.

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